Equitalia, allo studio taglio dei costi della riscossione dal 9 al 7 per cento.

Ridurre il costo della riscossione senza aspettare la piena attuazione del Salva-Italia. Una misura tampone che consenta di allentare la tensione sociale che in questi giorni si è concentrata su Equitalia, l’agente pubblico della riscossione. Ci starebbe lavorando l’Economia. A via XX Settembre i tecnici stanno valutando l’ipotesi di tagliare da subito l’aggio di almeno due punti percentuali, facendolo scendere così dall’attuale 9 al 7 per cento.

I dettagli dell’operazione sono ancora tutti allo studio, ma si cercherà di metterli a punto nelle prossime ore, in modo tale che possa essere lo stesso premier, Mario Monti, nelle vesti di ministro dell’Economia e delle Finanze, ad annunciare gli interventi adottati dal Governo sul fronte della riscossione. E questo quando, giovedì prossimo, andrà a far visita all’agenzia delle Entrate per manifestare agli uomini del Fisco, oggi oggetto di aggressioni e atti di intimidazione, tutto il sostegno dell’Esecutivo. In quell’occasione sarà lo stesso Monti ad annunciare la firma e a illustrare i decreti con cui saranno rese operative la certificazione dei crediti con la pubblica amministrazione e la compensazione dei crediti commerciali con le somme iscritte a ruolo (ai quali si aggiunge il Dm Sviluppo sull’accesso al fondo di garanzia). Per le imprese, dunque, ancora 48 di attesa ore per conoscere le modalità con cui poter recuperare in tempi rapidi i crediti con enti locali, regioni e strutture sanitarie.

Il taglio di due punti dell’aggio, cioè del costo che il cittadino paga all’agente della riscossione, non sarà certo risolutivo. Ma potrebbe rappresentare un primo passo per contrastare quell’effetto moltiplicatore che i contribuenti stanno subendo, senza alcuna difesa, sugli importi delle cartelle esattoriali. Occorre ricordare, infatti, che oggi Equitalia per farsi ripagare del servizio di riscossione si fa corrispondere su ogni cartella emessa un aggio del 9% della somma iscritta a ruolo. Insieme a questo importo l’agente pretende il pagamento del rimborso delle spese fisse. Il costo dell’aggio è ripartito, ma solo nei primi 60 giorni, tra contribuente ed ente creditore. Infatti, se il contribuente onora la cartella esattoriale nei 60 giorni successivi al ricevimento del documento il costo del servizio di riscossione è fissato nel 4,65% e il restante 4,35% è a carico dell’ente creditore (Stato, comuni, enti ecc.).

Il taglio del 2% dell’aggio allo studio dell’Economia è una possibilità comunque contemplata nell’attuale disciplina della riscossione e che aspetta di essere definitivamente archiviata quando si darà piena attuazione al decreto Salva-Italia. Decreto che fissa un principio di equità: il costo della riscossione per i contribuenti non dovrà essere superiore a quello sostenuto fino all’entrata in vigore del decreto Salva–Italia ovvero fino alla sua attuazione.

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